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Sintomi mononucleosi: ecco i più importanti

Sintomi mononucleosi, come riconoscere i segni della malattia:

La mononucleosi comunemente conosciuta come “malattia del bacio”, è una patologia causata dal virus di Epstein-Barr. La presenza di tale virus nell’organismo determina diversi segni. Ma ecco i sintomi mononucleosi più importanti che vengono riscontrati: stanchezza, mal di gola, modesta cefalea, ingrossamento dei linfonodi del collo, delle ascelle, della nuca.
Si può riscontrare anche un aumento di volume della milza e un’alterazione della funzionalità epatica.

Come avviene il contagio e la modalità di trasmissione della malattia:

sintomi mononucleosi

La trasmissione della mononucleosi può avvenire o per via diretta tramite la saliva, è proprio per tale ragione che viene definita malattia del bacio, o per via indiretta tramite la condivisione di cibo dello stesso contenitore, oppure attraverso lo scambio di bicchieri, posate, stoviglie o rossetti usati da un individuo infetto.

La mononucleosi è molto comune nei primi anni di vita, ma tuttavia la fascia più a rischio è quella degli adolescenti e dei giovani adulti.
I sintomi che preannunciano l’infezione sono: febbricola (37°C) o febbre (fino a 39°), che può persistere per più di una settimana, inappetenza, e stanchezza. Nei bambini di età inferiore a 5 anni si possono verificare anche episodi di gastroenterite o edema palpebrale.

La fase acuta invece è caratterizzata da altri tipi di sintomi quali, placche sulle tonsille, che molto spesso date le notevoli dimensioni impediscono la normale deglutizione, lesioni cutanee simili al morbillo, ed ingrossamento dei linfonodi. Solitamente la durata della patologia è di 15 giorni, ma naturalmente la guarigione completa varia da individuo ad individuo, in alcuni casi possono passare anche delle settimane prima che il paziente si ristabilisca completamente.

Per curare la mononucleosi non esistono delle terapie specifiche. La patologia si risolve in maniera spontanea in 30 giorni.
Tuttavia per combattere i sintomi della mononucleosi , è possibile somministrare degli antipiretici o degli anti-infiammatori. Soltanto nei casi più gravi, caratterizzati da un ingrossamento dei linfonodi, è previsto per alcuni giorni il ricorso ai corticosteroidi.

Inoltre è fondamentale durante questo periodo, adottare una sana e corretta alimentazione, evitando cibi grassi quali fritture, insaccati, alimenti sotto sale, alcolici e via dicendo, poiché possono compromettere seriamente il fegato, organo che diventa vulnerabile nel momento in cui si viene infetti dalla mononucleosi.

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