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Meccanismo di infezione dell’EBV

Meccanismo di infezione dell’EBV

L’EBV ha come ospite esclusivo l’uomo con cui una volta entrato in contatto attiva il suo focus infettivo che segue un preciso itinerario di fatto il meccanismo di infezione dell’EBV si innesta a partire dai linfociti B che costituiscono le cellule bersaglio dell’agente virale. Nello specifico questo ceppo della famiglia degli herpesvirus attaccano un recettore presente sui linfociti B, si tratta del Cr2 a cui si legano le glicoproteine gp325 e gp42 del virus, tale recettore rappresenta il punto di congiunzione con il frammento C3d del complemento; sfruttando questo recettore fisiologico il virus è in grado di simulare un legame naturale superando le difese immunitarie. Una volta impiantatosi sul recettore l’EBV penetra nel linfocita B dove immette il suo DNA che viene collocato nelle cellule dell’ospite attraverso due forme: una forma episomiale dove il DNA virale assume forma circolare, staccato dal materiale genomico umano; una forma integrata in cui il DNA risulta unito al genoma dell’ospite. Dopo l’attivazione del meccanismo di infezione dell’EBV con focus nei linfociti B può avere inizio un ciclo replicativo virale e la morte della cellula infettata per lisi, con dispersione di nuove particelle virali complete pronte ad infettare altre cellule; si può verificare anche una seconda evenienza: il virus resta in uno stato di latenza per cui non si moltiplica all’interno della cellula che può durare anche per tutta la vita.

Genoma virale nell’ospite

meccanismo di infezione dell’EBV

Il genoma virale quando infetta i linfociti B prende il governo sul meccanismo di sintesi degli antigeni EBNA (Epstein Barr Nuclear Antigens) che costituiscono sei proteine numerate da EBNA-1 a EBNA-6 che sono capaci di interferire con il DNA cellulare alternando i geni, attivando i linfociti B che in questo modo sono soggetti ad una proliferazione indefinita determinando così il fenomeno dell’immortalizzazione cellulare: le cellule proliferano senza tregua sotto l’influenza delle proteine virali EBNA, di tre proteine di membrana (LMP1-2A-2B) e di due tipi di RNA non poliadenilati (EBER1 ed EBER2).

Redazione

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