Non è sempre facile formulare la diagnosi di mononucleosi nei bambini piccoli in quanto i sintomi non sempre sono chiari e di facile lettura dal punto di vista clinico per identificare l’infezione virale in corso vengono eseguite delle specifiche analisi in associazione all’esame emocromocitometrico, all’analisi al microscopio dei globuli bianchi ed al controllo dei valori delle transaminasi che in presenza di mononucleosi potrebbero risultano alti. Partendo da un semplice prelievo di sangue si può prendere in considerazione lo stato di salute della persona per poi soffermarsi su indagini specifiche che permettono di rilevare l’agente virale. Nel contesto diagnostico della mononucleosi si esegue abitualmente il Monotest: se il test risulta negativo allora l’agente virale è assente, mentre se l’esito è positivo si riscontra la presenza del virus Epstein-Barr; si tratta di un’analisi che non offre un alto grado di precisione quindi anche se il risultato del test è negativo per appurare le condizioni del soggetto il medico decide di ricercare gli anticorpi specifici del virus, anche nel caso in cui il Monotest dà un risultato positivo si approfondisce l’esito eseguendo la reazione di Paul Bunnel per una maggiore conferma.
Grazie alla reazione di Paul Bunnel è possibile evidenziare se la malattia è in corso ossia è nella fase acuta, per cui se il virus della mononucleosi non è presente nel sangue il test risulta negativo mentre se è presente il risultato è positivo. Un’altra indagine che viene eseguita in ambito diagnostico è la ricerca degli anticorpi antivirus di Epstein-Barr IgG e IgM, i diversi risultati che si ottengono rivelano differenti condizioni, di fatto se sia gli anticorpi IgG, sia gli anticorpi IgM risultano negativi allora il soggetto non è stato infettato dalla mononucleosi; se gli anticorpi IgG e gli anticorpi IgM risultano positivi questo dato segnala che la mononucleosi è in corso nella sua fase acuta, generalmente questo esito viene confermata dal Monotest e dalla reazione di Paul Bunnel che sono positivi; nel caso in cui gli anticorpi IgG sono negativi e gli anticorpi IgM sono positivi il paziente è nella fase acuta della malattia infettiva; se gli anticorpi IgG sono positivi e gli anticorpi lgM sono negativi allora il paziente è nella fase di convalescenza della malattia in quanto gli anticorpi IgG sono durevoli mentre gli anticorpi IgM scompaiono una volta avvenuta la completa guarigione.
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