Tumori della cavità nasale caratteristiche
Alcuni tumori del naso e della gola possono venir scatenati da dei virus che alterano il DNA delle cellule ospiti si vengono così a sviluppare diverse forme di tumori della cavità nasale, con sede di riferimento lo spazio che si estende dal naso, si apre al di sopra del palato per proseguire fino al punto di contatto tra la bocca e la gola. La cavità nasale permette di filtrare, riscaldare ed inumidire l’aria che si introduce nel corpo attraverso il processo di inspirazione, i seni paranasali disposti in diverse aree della regione del cranio sono ricoperti da un tessuto che produce muco ed è composto da vari tipi di cellule, dalle quali può avere origine una formazione tumorale. All’interno della cavità nasale e nei seni paranasali sono presenti diversi tipi di cellule dove tendoo a svilupparsi tumori quali: polipi nasali; linfomi; sarcomi; melanomi; carcinomi indifferenziati; carcinoma a cellule squamose (che deriva dalle cellule epiteliali squamose); adenocarcinoma e carcinomi delle ghiandole salivari minori; estesioneuroblastoma o neuroblastoma olfattivo, che ha generalmente origine dalle cellule del nervo olfattivo. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.airc.it/tumori/tumore-cavita-nasale.asp.
Segni clinici e diagnosi
Nella sintomatologia di questa tipollogia di tumori si possono rilevare dei segni clinici caratteristici rappresentati da: congestione nasale che non migliora, ostruzione di una narice, riduzione dell’olfatto, perdita di sangue dal naso, produzione copiosa di muco o pus dal naso, dolore localizzato attorno all’occhio, protrusione del bulbo oculare, lacrimazione continua, alterazioni visive, cefalea, formazione di masse nel naso o nel palato, problemi ad aprire la bocca, sensazione di compressione alle orecchie, ingrossamento dei linfonodi del collo. Per formulare una diagnosi corretta è bene sottoporsi dapprima ad una visita medica, nel corso della quale il medico visiona traite un endoscopio nasale l’interno del naso, per un quadro più approfondito il medico raccomanda una visita specialistica da un otorinolaringoiatra per controllare naso, gola e tutta la regione testa-collo; il ricorso alla diagnostica per immagini consente infine di valutare se i seni paranasali sono liberi oppure no, si ricorre alla tomografia computerizzata (TC), alla risonanza magnetica (RM), alla tomografia a emissione di positroni (PET); si può infine eseguire una biopsia per analizzare al microscopio il campione di tessuto locale prelevato.