Sintomi mononucleosi bambini: gli organi a rischio sono sempre naso e gola
Tutti noi conosciamo la malattia del bacio tanto visto che oggi giorno tra i più giovani risulta essere molto diffusa, alcune volte questa si manifesta anche nei primi anni di infanzia del bambino. Il virus di Epstein Barr ha tempi di recupero molto lunghi e i sintomi mononucleosi bambini vanno ad intaccare sia la gola che il naso. Ma si può verificare anche un ingrossamento dei linfociti, ossia le cellule che permettono di difendere l’organismo da eventuali infezioni.
La causa principale di tutti questi disagi è dovuta alla saliva: sia per via diretta che indiretta. Nel primo caso ad esempio può avvenire attraverso un bacio mentre il secondo va a interessare uno scambio di oggetti oppure posate. Per avere una maggiore informazione riguardo alla mononucleosi bambini possiamo consultare questo articolo “Mononucleosi bambini sintomi: qual è l’età più a rischio?”
Da quale sintomi è caratterizzata la fase acuta?
Questa determinata fase si manifesta attraverso un’infiammazione della gola quindi si noterà la presenza di placche molto grandi che in alcuni casi, i bambini, non riescono a deglutire e in rare eventualità possono incorrere a crisi respiratorie.
Il medico infatti deve cercare di non sottovalutare i sintomi della mononucleosi: le dimensioni della milza e del fegato possono aumentare e a questo si può associare la comparsa di un esantema, ossia un’alterazione della pelle caratterizzata da molti puntini e da prurito.
Visto che le piastrine del sangue potrebbero diminuire, i medici potrebbero subito richiedere un ricovero in ospedale per tenere più sotto controllo la situazione del paziente. Questo non servirà per effettuare una terapia, ma bisogna solo aspettare che i sintomi del virus guariscano da soli. Per avere una maggiore informazione riguardo al virus Epstein Barr possiamo leggere questo articolo “Mononucleosi sintomi bambini: malattia del virus Epstein Barr“