Sindrome acuta respiratoria grave: quadro clinico
Una malattia virale contagiosa, potenzialmente letale, come la sindrome acuta respiratoria grave (SARS) colpisce l’apparato respiratorio con sintomi simili a quelli influenzali aggravati dal quadro patologico della polmonite atipica. Trattandosi di un focus infettivo virale alquanto recente (la prima ed unica epidemia di SARS si è registrata tra il 2002 e il 2003, in Cina con progressiva diffusione in altri Paesi asiatici) non sono noti con precisione i meccanismi infettivi, la cura, non esiste ancora un vaccino. Questa forma di polmonite virale altamente contagiosa e fatale viene attivata dai coronavirus (SARS-CoV) che di solito scatenano i comuni raffreddori invernali, come i virus dell’influenza, anche il SARS-CoV si diffonde attraverso goccioline volatili di saliva (rapporto faccia a faccia), che vengono emesse da un soggetto precedentemente infettato; oltre a questa modalità infettiva esiste una modalità di trasmissione di tipo indiretto, in questo caso il virus si propaga tramite il contatto con oggetti oppure ambienti contaminati. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di http://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/sars.html.
Come si diagnostica il quadro patologico
Il paziente colpito da questo patogeno manifesta una serie di sintomi che assomigliano a quelli di una comune influenza quali: febbre alta; mal di testa; fatica persistente; mal di gola; dolori muscolo-scheletrici; inappetenza; brividi di freddo; diarrea; vomito. A distanza di circa 3-7 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, possono insorgere poi delle complicanze più severe che sfociano in disturbi gastrointestinali, dolori muscolari e segni clinici della polmonite, nei casi più gravi le difficoltà respiratorie possono sfociare in insufficienza respiratoria grave, tra le altre complicazioni possono registrarsi insufficienza cardiaca ed insufficienza renale. Per formulare la diagnosi corretta di SARS è importante valutare i segni clinici del paziente, è utile poi eseguire delle indagini specifiche tra cui l’esame stetoscopico dei polmoni che consnete di rilevare dei suoni anomali durante l’atto respiratorio, di solito dopo 3-7 giorni dalla comparsa della febbre, quando l’infezione comincia a peggiorare si evidenziano queste alterazioni; è utile poi eseguire degli esami ai raggi X del torace ed effettuare indagini di laboratorio.