Linfogranuloma venereo come si manifesta
Si definisce linfogranuloma venereo un’infezione batterica causata da un microorganismo come la Chlamydia trachomatis, un focus infettivo che viene trasmesso sia attraverso rapporti sessuali vaginali, anali oppure orali. La malattia a trasmissione sessuale è causata da alcuni tipi di Chlamydia trachomatis diversi da quelli che determinano l’infezione dell’uretra e della cervice uterina. Il quadro patologico della malattia contempla non solo un doloroso ingrossamento delle ghiandole linfatiche inguinali ma spesso anche un’infezione del retto, delle manifestazioni che tendono a comparirea distanza di tre o più giorni dopo l’infezione. In più il paziente risente della formazione di piccole vesciche ripiene di liquido sulla superficie degli organi sessuali (pene o vagina), con il passare del tempo le vescicole progrediscono diventando ulcere, inoltre i linfonodi di uno o di entrambi i lati dell’inguine possono diventare gonfi e dolenti dando forma a dei bubboni che si sviluppano a partire dai tessuti più profondi e alla pelle sovrastante, talvolta la pelle sopra i linfonodi può evidenziare la fuoriuscita di pus o sangue. A questi sintomi si associano delle manifestazioni minori quali febbre e malessere generale, ma anche mal di schiena o dolore pelvico; in caso di cronicità o di recidive del linfogranuloma venereo si possono evidenziare delle conseguenze più gravi a carico dei vasi linfatici che possono occludersi, causando un gonfiore dei tessuti genitali e la formazione di ulcere, può verificarsi talvolta un’infezione rettale che provoca cicatrici oppure stenosi del retto. Altre notizie utili su https://www.mononucleosi.net/leucoplachia-orale-capelluta-come-si-caratterizza/.
Opzioni terapeutiche
Per poter diagnosticare il quadro clinico del linfogranuloma venereo è opportuno eseguire degli specifici esami su un campione di sangue per poter identificare gli anticorpi contro Chlamydia trachomatis. I pazienti colpiti da questo focus infettivo devono essere sottoposti a cura antibiotica, per cui nel corso delle fasi iniziali della malattia si imposta una terapia a base di doxiciclina, eritromicina o tetraciclina, i soggetti che vengono colpiti da bubboni troppo vistosi possono sottoporsi ad incisione per un completo drenaggio.