Sono davvero tante le possibili malattie dell’apparato respiratorio, tutte più o meno importanti in quanto ciascuna influente sulla funzione respiratoria, essenziale per il funzionamento corretto dell’organismo, indispensabile per portare l’ossigeno necessario al funzionamento di ciascuna cellula del corpo. Tra queste, oggi andiamo a trattare le Bronchiectasia, un problema rilevante dei bronchi.
Cosa è la Bronchiectasia
I bronchi originano dalla laringe e si inoltrano nel tessuto polmonare diminuendo progressivamente di calibro. I bronchi hanno una struttura che vede una parete robusta costituita da tessuto muscolare e connettivo che consente un movimento dilatativo e costrittivo dei bronchi.
La Bronchiectasia è un’alterazione di forma e di struttura dei bronchi di diametro superiore a 2 mm con distruzione delle strutture che li costituiscono e con la relativa perdita di resistenza.
La Bronchiectasia, quindi, è una dilatazione irreversibile, data la distruzione strutturale, di una parte dei bronchi con notevole influenza sulla loro funzionalità, specialmente di carattere di motilità.
Sintomi delle Bronchiectasia
I sintomi di questa malattia sono parecchio vari ma i principali sono:
- Tosse cronica con produzione di muco
- Respiro difficile
- Presenza di sangue nell’espettorato
- Presenza di sibili respiratori
- Dolore toracico
I sintomi riportati sono da riferirsi soprattutto alla sovrapposizione di infezioni mentre il sangue deriva dalla demolizione delle strutture bronchiali. In assenza di infezione e se le strutture bronchiali non sanguinano, i sintomi possono, in molti casi, essere anche assenti.
Cause della Bronchiectasia
Come purtroppo anche in molte altre malattie, le cause della Bronchiectasia non sono del tutto chiare, molti fattori influiscono su questo. Una delle ipotesi maggiormente accreditate vede protagoniste le cellule infiammatorie deputate all’eliminazione dei batteri che penetrano nei bronchi.
Queste sono dotate di particolari enzimi che servono, appunto, ad eliminare i batteri ma che sono anche capaci di demolire le stesse strutture bronchiali. Questa demolizione è all’origine dell’allargamento dei bronchi.
Questa condizione induce la produzione abnorme di muco che peggiora ulteriormente il quadro. Dal momento che le cellule infiammatorie sono stimolate nella loro attività dalle infezioni da parte di virus e batteri, ne consegue che tanto più frequenti ed intense sono le infezioni, tanto maggiore è il rischio di insorgenza di una bronchiectasia.
La progressione della Bronchiectasia rende più efficace l’azione dei germi patogeni, innescando un circolo che porta ad una spirale peggiorativa della Bronchiectasia e al peggioramento complessivo del quadro respiratorio
La Cura della Bronchiectasia
In passato si usava mettere il paziente su un fianco con la testa posizionata più in basso del corpo e con una manovra manuale far espellere il muco per migliorare la respirazione.
Oggi si ottengono risultati anche maggiori con minore disagio per la persona con apparecchi atti ad aspirare il muco. Per facilitare ulteriormente l’eliminazione del muco bronchiale è opportuno fluidificarlo al massimo possibile, aumentando l’idratazione e utilizzando prodotti fluidificanti.
La Bronchiectasia trae giovamento anche dall’uso di cortisonici per aerosol, per diminuire la componente infiammatoria e la produzione di muco mentre la presenza di una componente infettiva può essere curata attraverso un’adeguata terapia antibiotica.
Naturalmente l’uso delle varie terapie di cui abbiamo parlato è a discrezione e scelta del medico che potrà valutare la condizione del paziente e ordinare la terapia più adatta al caso specifico.