Mononucleosi infettiva cura medica quando viene prescritta
Nella maggior parte dei casi la mononucleosi infettiva è asintomatica, quando si presentano sintomi è necessario impostare un’adeguata cura medica correlata a diversi rimedi naturali. I soggetti colpiti da quest’infezione virale in genere non presentano segni evidenti della malattia infettiva mentre sviluppano degli anticorpi specifici grazie ai quali acquisiscono l’immunità contro ulteriori attacchi del virus di Epstein-Barr; la mononucleosi invece scatena segni clinici nei soggetti particolarmente debilitati ed immunodepressi. Il decorso della malattia si risolve nel giro di 7-10 giorni e per favorire la pronta guarigione partendo dal miglioramento della sintomatologia il medico può raccomandare riposo assoluto, ed in presenza di segni clinici fastidiosi può essere impostata una cura adatta, che può prevedere l’uso di farmaci antinfiammatori e analgesici come ad esempio acetaminofene oppure ibuprofene; in caso di febbre vengono raccomandati degli antipiretici, escluso l’acido acetilsalicilico; nei casi più gravi vengono impiegati degli antivirali di ultima generazione anche se la loro azione è ancora oggi controverso; possono venire anche prescritti i FANS mentre gli antibiotici sono normalmente sconsigliati dal momento che non si tratta di un’infezione batterica ma virale.
Quando è essenziale la terapia farmacologica
Le raccomandazioni mediche prevedono anche un’alimentazione leggera e sana incentrata sull’assunzione di frutta e verdura di stagione, il malato deve poi fare attenzione a mantenere una buona idratazione. I trattamenti medici sono indicati quindi solo su prescrizione medica fino alla completa guarigione, anche se si risente del gonfiore dei linfonodi per altre 2-3 settimane, un altro strascico della patologia è dato dal senso di affaticamento che mediamente può proseguire per 4-6 settimane nei casi più severi può anche sfociare nell’astenia cronica. Il ricorso ad una terapia farmacologica ad hoc sembra essere fondamentale nei pazienti colpiti da immunosoppressione, in quanto l’infezione del virus di Epstein-Barr può portare a gravi casi di infezioni croniche e neoplasie ai linfonodi.