Mononucleosi bambini sintomi: ecco i giusti rimedi

mononucleosi bambini sintomi
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Mononucleosi bambini sintomi: come riconoscerli

La mononucleosi è una malattia infettiva, causata dal virus di Epstein-Barr. L’infezione si trasmette attraverso la saliva e il rischio di contagio è elevato. Quando il contagio interessa un bambino, molto spesso i sintomi che si delineano da tale patologia tendono a confondersi con altri disturbi respiratori.
Mononucleosi bambini sintomi: Di solito la mononucleosi ha un esordio graduale caratterizzato da malessere generale e febbre che raggiunge valori di 39°C. Questa sintomatologia può persistere anche per 2 settimane circa. Oltre la febbre, possono comparire altri sintomi quali mal di gola, aumento del volume delle tonsille, ingrossamento dei linfonodi, ed esantema simile al morbillo o rosolia.

Il bambino con mononucleosi può presentare anche delle complicanze come ingrossamento della milza e del fegato, encefalite, ed infezioni batteriche.

Qual è la giusta terapia per combattere la mononucleosi?

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Essendo una malattia virale non esiste una terapia specifica per combatterla. Tuttavia esistono in commercio degli antipiretici in caso di febbre elevata, oppure degli anti-infiammatori in caso di dolori muscolari o articolari, o dei collutori.

Inoltre è importante durante questa fase stare a letto soprattutto se risultano interessati anche fegato e milza. Oltretutto per evitare problemi alla milza è necessario evitare sollevamento di pesi e ogni tipo di attività sportiva per almeno 6-8 settimane.Ma anche dopo la guarigione è opportuno effettuare delle diagnosi al fine di controllare le dimensioni della stessa.

E’ necessario chiamare il pediatra se la febbre non scende neppure dopo una settimana, oppure se a causa delle tonsille gonfie il bambino non riesce a deglutire e a mangiare da vari giorni. In tali casi il medico potrebbe prescrivere antibiotici per sovrinfezioni batteriche.

La mononucleosi di solito ha un decorso di 15-20 giorni. Nella maggior parte dei casi la prognosi è eccellente, e pertanto i soggetti riescono a riprendere le normali attività quotidiane senza nessun problema.